Cestonaro sfiora i 14 metri in Grecia

26 Maggio 2018

A Kallithea, nella periferia di Atene, primato personale della triplista vicentina che con 13,97 si migliora di 21 centimetri e diventa la nona italiana di sempre

Bel progresso per Ottavia Cestonaro nel salto triplo. La 23enne vicentina dei Carabinieri atterra a 13,97 con vento regolare (+1.2) e si aggiudica il successo nel meeting internazionale di Kallithea (Grecia), alle porte di Atene. Per l’azzurra c’è quindi il record personale con un miglioramento di ben 21 centimetri rispetto al precedente limite di 13,76 ottenuto nel 2015, quando vinse il titolo italiano a Torino. Quest’anno poi la veneta, che a Rieti nel 2013 si è laureata campionessa europea juniores della specialità, ha conquistato il tricolore indoor mentre nella scorsa estate ha raggiunto la finale agli Europei under 23 (sesta) e alle Universiadi, dove si è piazzata quarta sfiorando il podio. Adesso sale al nono posto delle liste nazionali alltime. Nella gara di oggi due nulli piuttosto lunghi in apertura, per giocarsi quindi tutto con il terzo salto. “Ho portato un po’ indietro la rincorsa, staccando fuori tavola - racconta la Cestonaro - ma è arrivata lo stesso questa misura. Dopo un altro nullo ho chiuso con 13,63 e 13,68 ancora con sensazioni molto buone”. In seconda posizione a 13,80 la quasi 17enne bulgara Aleksandra Nacheva, argento mondiale under 18.

“Sono veramente felice - prosegue l’azzurra - ma sapevo che questo era il risultato da raccogliere nel breve periodo, anche per tutte le persone che hanno sempre lavorato per me. Quest’anno ho deciso di focalizzarmi sul triplo insieme a papà Sergio che mi segue come tecnico, sempre con il supporto di Paolo Camossi e da qualche mese anche di Barbara Lah, che ha una metodologia di lavoro molto simile a quella di Camossi visto che entrambi si sono allenati con Giancarlo Medesani. Anche i raduni con la struttura federale per me stanno funzionando bene, perché c’è l’ambiente giusto per confrontarsi e crescere. Oltre che per il record personale, sono contenta per le sensazioni perché sto costruendo un tipo di salto completamente diverso da quando ero più piccola, più adatto alla mia struttura e alle mie qualità”.

La star del meeting è la serba Ivana Spanovic: nel lungo l’iridata in sala vince con 6,98 ventoso (+2.5) al quinto salto, ma all’ultimo con 6,92 (+2.0) pareggia la migliore prestazione mondiale dell’anno della canadese Christabel Nettey.

Luca Cassai

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