Mondo: Boston, vittorie keniane

11 Ottobre 2021

Benson Kipruto e Diana Chemtai Kipyogei per l'uno-due nella 125esima edizione della 42 km del Massachusetts. A Chicago vince l'iridata di Doha Ruth Chepngetich. Tutte le corse delle ultime ore nel report internazionale.

di Marco Buccellato

Un successo doppio per i runner keniani alla maratona di Boston del giubileo (edizione n. 125), e prima vittoria, per entrambi i trionfatori, in una 42 km delle World Marathon Majors. Tocca al 30enne Benson Kipruto (2:09:51) e alla 27enne Diana Chemtai Kipyogei iscrivere il proprio nome nell'albo d'oro di una delle maratone più prestigiose del mondo. Per Kipruto una saggia condotta tattica, in una corsa caratterizzata dalla sorpresa iniziale del vantaggio accumulato fin dai primi chilometri dal maratoneta USA C.J. Albertson (fino quasi a due minuti di vantaggio ben oltre metà gara, alla fine decimo) e l'arrivo con largo margine sul terzetto etiope formato da Lemi Berhanu (2:10:37), Jemal Yimer (2:10:38) e Tsedat Ayana (2:10:47). Kipruto, in ritardo di oltre due minuti a metà percorso prima di dare luogo all'azione decisiva a sette chilometri dal traguardo, era alla terza esperienza in una Majors, dopo il decimo posto di due anni fa sempre a Boston e il settimo dello scorso anno a Londra, e torna a vincere una maratona internazionale a tre anni esatti dal successo canadese di Toronto. Tra i grandi sconfitti di oggi, nomi noti quali Wilson Chebet (nono) e Geoffrey Kirui (tredicesimo).

Diana Chemtai Kipyogei, invece, all'esordio stagionale a distanza di undici mesi dal successo a Istanbul in 2:22:06 (e anche il bel secondo posto nella Roma-Ostia nel 2019), ha inferto la svolta un paio di miglia dopo metà gara, accumulando una decina di secondi di vantaggio, per poi essere quasi raggiunta dall'etiope iridata nel 2018 di mezza maratona Netsanet Gudeta, alla fine risucchiata da altre tre keniane e quinta in 2:26:09. Ottima la prestazione della Kipyogei (2:24:45), davanti a una ancora straordinaria Edna Kiplagat, sulla soglia dei 42 anni e due volte all'oro mondiale in carriera, seconda in 2:25:09. Podio monopolizzato dal Kenya, quindi, con terza Mary Wacera Ngugi (2:25:20, fu settima nella scorsa edizione), e quarta l'altra keniana, esordiente sulla distanza, Monicah Ngige (2:25:32). Ottimo il negative split della Kipyogei, 1:14:11 a metà corsa, 1:10:34 per coprire la seconda parte. Tra i nomi nelle retrovie, Desiree Linden (un successo a Boston in carriera), 17esima in 2:35:25, e le altre grandi battute etiopi, tra cui Atsede Baysa (ottava) e Mare Dibaba (quattordicesima).

CHICAGO, VINCE CHEPNGETICH - In condizioni climatiche meno favorevoli rispetto a Boston, la Chicago Marathon di ieri, con temperature alte. Vittoria della favorita Ruth Chepngetich, oro ai campionati mondiali di Doha, che ha chiuso in un pregevole 2:22:31, pur pagando nella seconda parte di gara una partenza scriteriata con proiezioni nettamente sotto al record del mondo "woman only". Transitata a metà gara in 1:07:34 (, secondo crono all-time nell'intermedio di mezza maratona in una 42 km, ha portato a termine vittoriosa la corsa pur coprendo la seconda metà in 1:14:57. Ben altra sagacia tattica, nell'edizione 2019, fu mostrata da Brigid Kosgei, che firmò il record del mondo in 2:14:04, con prima metà in 1:06:59 (miglior intermedio di sempre) e seconda in 1:07:05. 

Tra tutte le migliori classificate, l'unica accreditata di un negative split è stata la bravissima 29enne statunitense Emma Bates, seconda in 2:24:20 dopo una lunga serie di posizioni recuperate, con l'ulteriore soddisfazione di un minuto e venti secondi sottratti al personale. Alla Chepngetich resta, oltre al successo, il doppio intermedio più veloce di sempre in una 42 km per il decimo chilometro (31:22) e per il quindicesimo (47:15). Più aspra la gara maschile, con successo dell'etiope Seifu Tura in 2:06:12 e seconda metà più "pesante" di 1:14 rispetto alla prima, e eccellente prestazione di Galen Rupp (ottavo ai recenti Giochi Olimpici), secondo in 2:06:35 e nuovamente sul podio della maratona dell'Illinois dopo il successo ottenuto nell'edizione 2017. Terzo, per tre nazionalità differenti sul podio uomini, il keniano Erick Kiptanui in 2:06:51. 

KENYA ANCHE IN OLANDA - Pokerissimo a Eindhoven, maratona con élite runner solo al maschile: successo di Silas Kiprono Too in 2:06:32 davanti a Martin Kiprugut Kosgei (2:06:56), Timothy Kiplagat Ronoh (2:07:01, esordiente) e lo sconosciuto Simon Kipkosgei (2:07:07). In terra d'Olanda anche la classica quattro miglia di Groningen, vinta dalla favorita Eva Cherono (correrà la maratona di Valencia) per la terza volta consecutiva con il lussuoso crono di 19:17, a soli tre secondi dalla miglior prestazione sulla poco frequentata, e organizzata, distanza. Vince un runner keniano anche nella meratona austriaca di Graz, Charles Juma Ndiema in 2:10:43. In Svezia, la Stockholm Marathon è firmata dagli etiopi: la 22enne Atalel Anmut Dargie in 2h29:03 e il 28enne Fikadu Girma Teferi in 2:12:24. Valida come campionato di Svezia, la corsa ha celebrato come nuovi campioni nazionali Carolina Wikstrom (2:29:56, seconda al traguardo) e Samuel Russom (2:13:38, quinto).

IN STADIA - Ultimi risultati da pedane e piste. Sabato in Ungheria eccellente 66,93 del discobolo 27enne Róbert Szikszai. Nei giorni scorsi, ai campionati iraniani di club, ritorno a buoni livelli del primatista nazionale dei 100 metri e finalista mondiale indoor sui 60 metri Hassan Taftian (10.03 di personale), che ha ritoccato il primato stagionale portandolo a 10.17. A Taipei, primato nazionale nell'alto donne di Li Ching-Ching, salita a 1,87. La stagione in pista offrirà ancora cose interessanti: la consueta attività nell'autunno giapponese, e nel prossimo fine settimana i campionati sudamericani U23. 

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File allegati:
- I RISULTATI DELLA MARATONA DI BOSTON
- I RISULTATI DELLA MARATONA DI CHICAGO


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