Mondo: Yamagata, scusate il ritardo

25 Settembre 2017

Orient-express: dopo il 9.98 di Kiryu arriva il 10.00 di Yamagata sulla soglia d'élite della velocità pura. 

di Marco Buccellato

YAMAGATA, SCUSATE IL RITARDO - E' ancora il momento della velocità dalle parti del Pacifico. Fosse arrivato due settimane prima, il 10.00 centrato ieri dal velocista giapponese Ryota Yamagata gli avrebbe permesso di eguagliare il record nazionale targato Koji Ito, realizzato ai Giochi Asiatici di Bangkok nel 1998. Invece Yamagata, primo frazionista del quartetto argento olimpico a Rio in 37.60, è stato bruciato "allo sprint" quindici giorni prima dall'ex-primatista mondiale allievi Yoshihide Kiryu, sceso a 9.98 a Fukui e a sua volta frazionista medagliato a Rio. Yamagata ci era andato vicino già un anno fa, nella stessa manifestazione settembrina e sempre a Osaka, correndo in 10.03. Quest'anno è partito sparato nella tournée australiana di fine inverno, poi pur segnando il passo è riuscito a laurearsi  campione nazionale per la seconda volta. E' il 141° sprinter della storia a correre i 100 piani in 10.00 o meno in condizioni di vento legale (per lui +0,2), il terzo nato in Giappone.

TANUI C'E' SEMPRE - I Corporate Championships di Osaka hanno registrato, al solito, buone cose soprattutto nel mezzofondo prolungato: il keniano Paul Tanui, argento a Rio a un soffio da Mo Farah e tre volte bronzo mondiale a Mosca, Pechino e Londra, ha vinto i 10000 metri in 27:35.68 in una gara con dieci keniani sotto i 28 minuti. La connazionale Rosemary Wanjiru ha vinto i 5000 in 15:09.68. Tra gli altri risultati, 49.08 dell'ostacolista Abe e il record nazionale del discobolo Tsutsumi con 60,74. A Yokohama la kenyana 18enne Helen Ekarare ha corso i 5000 in 15:16.52, sesta prestazione mondiale U20 del 2017 sulla distanza. é' superfluo aggiungere che anche le prime cinque sono firmate Africa.

ASIAN INDOOR GAMES - Conclusa a metà settimana la manifestazione giunta alla quinta edizione. Nella sede di Ashgabat, nel Turkmenistan, si sono registrati oltre 80 record nazionali (contando solo le gare di finale). Il Kazakistan ha vinto il medagliere con sei metalli d'oro, ma la classifica a punti ha premiato la Tailandia (dieci medaglie come i kazaki), che ha staccato la Cina di 20 punti, presente però con una delegazione di atleti tutti sotto i venti anni. Tra i migliori risultati, quelli di tre medaglie di bronzo ai recenti mondiali di Londra: il 45.68 sui 400 del qatarino Haroun, il 14.32 della triplista Rypakova (olimpionica a Londra), il 2,26 del siriano Ghazal.

Assenti Giappone e Bahrain, che avrebbero certamente elevato il tasso qualitativo dei campionati.

ULTIME IN PISTA - Conclusi i campionati venezuelani con 7.917 punti del decatleta Jaramillo, vicino al record nazionale appena oltre quota ottomila (8.039 tre mesi fa ai campionati sudamericani). L'altro primatista nazionale Yanez (2,31 nell'alto, eliminato a Londra in qualificazione con 2,26) ha vinto con 2,20. L'ostacolista ceco Petr Svoboda continua a far bella mostra della ritrovata condizione. Ritiratosi per un biennio, vinto dagli infortuni, è tornato tre anni fa e quest'anno si è messo al collo la terza medaglia della carriera agli Euroindoor di Belgrado. Ieri in un piccolo meeting ceco di fine stagione ha centrato il miglior risultato stagionale in 13.46, ma è di pochi giorni fa una prestazione altisonante, 13.10, molto al di sotto del suo primato nazionale di 13.27, ottenuta in una gara-esibizione insieme a ostacoliste donne.

LE STRADE FUORI BERLINO - Altre maratone in Europa, al di fuori della centralità mediatica della Berlin Marathon di ieri. Il 30enne polacco Blazej Brzezinksi ha vinto a Varsavia in 2h11:27, spodestando Stefano La Rosa (ora undicesimo europeo del 2017) dalla Top Ten continentale dell'anno. A Mosca vittorie di Artyom Alekseyev i 2h14:15 e Sardana Trofimova in 2h30:29. Nella mezza maratona francese di Belfort, ottimo 1h00:58 del kenyano Wilson Kiprono Too, altro candidato a non molto lontano esordio nella maratona. Basta con le 42 km fino al prossimo anno: è quanto dichiarato dal campione del mondo di maratona Geoffrey Kirui ai media di Nairobi. Ha in programma la mezza di Nuova Delhi in novembre, poi una grande maratona in primavera: magari nella stessa Londra dove quest'anno ha vinto il titolo mondiale.

PREVIEWS - Domenica primo ottobre torna sulla mezza maratona Violah Jepchumba, neo-primatista del Bahrain con l'1h06:06 di Usti nad Labem. Difenderà il titolo di vincitrice uscente a Cardiff. Torna anche la maratoneta vincitrice quest'anno a Milano, la keniana Sheila Chepkoech (2h29:52, solo 6" su Anna Incerti), che sarà al via della maratona della Pace di Kosice, in Slovacchia. Iscritto un altro nome che ha firmato un successo in Italia, il keniano Reuben Kiprop Kerio che un anno fa si impose nella maratona di Brescia. Tra gli altri runner d'élite, Sheila Jerotich, il veterano 36enne Gilbert Masai e Eliud Barngetuny. Altro nome in vista in gara in Olanda, il primatista mondiale dei 10 km Leonard Komon, nome principale della "Singelloop" di Utrecht, dove sette anni fa stabilì il primato mondiale su strada in 26:44.

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