Euroindoor, Furlani plana sull'argento

07 Marzo 2025

Il lunghista azzurro è secondo (8.12) nella finale continentale della specialità, superato di un solo centimetro dal bulgaro Saraboyukov (8.13). Alice Mangione (52.67) centra l'appuntamento con la finale dei 400 metri

Un salto misurato a 8.12 regala l'argento europeo a Mattia Furlani, che aggiunge ad Apeldoorn, malgrado i soli vent'anni d'età, una nuova perla alla sua già lunga collana di podi internazionali. L'oro finisce al collo del bulgaro Bozhidar Saraboyukov, che precede Furlani di un solo centimetro, con l'8.13 realizzato nell'ultima prova a disposizione. Gara equilibratissima: il bronzo dello spagnolo Lester Lescay vale gli stessi 8.12 dell'italiano, avanti per la seconda miglior prova (8.10). Nei 400 è fantastica Alice Mangione: con una prova di notevole intelligenza tattica (52.67 in rimonta), guadagna l'accesso alla finale continentale di domani sera (ore 21:50), aprendo nel migliore dei modi la serata italiana.

LA CRONACA DELLE GARE 

Lungo uomini - Finale -
Mattia Furlani non tradisce, e al termine di una gara incredibile, combattuta sul filo dei centimetri, plana sulla medaglia d'argento, con un miglior salto di 8.12. A vincere l'oro è il bulgaro Bozhidar Saraboyukov, una vecchia conoscenza di Furlani (avversario fin dai tempi dell'Under 18, solo di un anno più anziano), che proprio nel turno finale di salti aggiunge un centimetro alla misura dell'italiano. Il bronzo va in Spagna, al collo di Lester Lescay, accreditato della stessa misura di Furlani, 8.12 (con l'azzurro avanti per il secondo miglior salto, 8.10). Una gara bellissima, probabilmente diversa da quella attesa alla vigilia, che conferma l'avvento di una nuova, straordinaria generazione di saltatori.

Il racconto della gara
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Dopo un primo salto nullo, Furlani trova lo stacco valido (seppure con notevole margine alla battuta) e plana a 8.10. Va ad inserirsi al secondo posto nella morsa dei due spagnoli Lescay (8.12) e Guerra (8.06), in quella che appare fin dal via come una sfida giocata al limite. Nel terzo round, l'azzurro va ancora oltre il limite allo stacco, collezionando una nuova X, mentre il portoghese Baldé si prende il terzo posto con 8.07. Quarto salto, ancora un tentativo non valido per Furlani, mentre gli avversari momentaneamente sul podio preferiscono passare per recuperare energie (le prove si succedono ad un ritmo forsennato, la stanchezza comincia a farsi strada). Meno due: spaventato dai "rossi", Furlani sceglie la strada meno dolorosa, ovvero staccare da una distanza impensabile. Lascia sul piatto 24 centimetri (come da rilevazione ufficiale) ma atterra comunque a 8.12, la stessa misura dello spagnolo Lescay, fino a quel momento in testa, superato però dall'azzurro in virtù della seconda miglior prova (8.10). Non è finita, c'è tutto un ultimo giro di valzer da eseguire. E infatti, arriva il colpo inatteso. Il bulgaro Bozhidar Saraboyukov, vecchia conoscenza di Furlani, tira fuori il coniglio dal cilindro, sotto forma di un 8.13 che vale la prima posizione. Il campione azzurro attende molto prima di affrontare l'ultimo salto, a causa dell'infortunio patito dallo spagnolo Guerra. Quando arriva il momento, raccoglie le energie e prova il tutto per tutto. Ancora molto distante allo stacco, atterra a 8.09. Non basta, l'oro finisce in Bulgaria, ma per Furlani c'è la soddisfazione di un bellissimo argento europeo, prima medaglia tricolore della rassegna.

“Sono più arrabbiato che amareggiato - racconta l'azzurro, già argento ai Mondiali indoor di Glasgow, argento agli Europei di Roma e bronzo alle Olimpiadi di Parigi - perché valgo misure molto migliori di queste, ma stasera ho litigato con la rincorsa: ho sbagliato io la gara. Nello sport ci sta, soprattutto nelle discipline tecniche. È comunque una medaglia internazionale, è sempre importante, ci saranno altre tappe più prestigiose di questo Europeo. Durante la gara ho provato a risolvere i problemi con la rincorsa, l’ho spostata di oltre un metro indietro, ogni salto la ricalibravo. Purtroppo è andata così. Questa serata mi insegna tantissimo: come gestire la rincorsa, come interpretarla. A Nanchino non sarà un riscatto, non c’è niente da riscattare perché è quello l’appuntamento più importante. Tra due settimane saremo lì per cercare di dare il massimo con tutti i migliori al mondo”.

400m donne - Semifinali - La sorpresa della serata, in chiave italiana, è la superlativa performance di Alice Mangione, terza (52.67) e qualificata alla finale del doppio giro di pista. La siciliana inizia a dipingere il suo cerchio perfetto nel momento in cui sceglie di accodarsi e seguire le avversarie nella seconda tornata, in attesa di scatenare tutti i cavalli sul breve rettilineo finale. Qui, nel momento chiave della prova, trova un insperato varco all'interno che le permette di infilare le avversarie, a cominciare dalla ceca Vondrova, battuta di sette centesimi. Quanto basta per prendersi una finale continentale che suggella la grande stagione in sala, già contraddistinta dal record italiano assoluto (51.75, a Karlsruhe, il 7 febbraio di quest'anno). Il miglior crono del round, come da pronostico, porta la firma di Lieke Klaver, 51.15; seguono la spagnola Sevilla (51.23) e la norvegese Jaeger (51.27). Appuntamento alle 21:50 di domani sera: si correrà per le medaglie. “Stamattina è stata tutta un’altra gara, non ero contenta - le parole nel dopo corsa di Alice Mangione -. Oggi pomeriggio in semifinale ho resettato tutto, mi sono riposata, ero bella lucida e sono arrivata con una serenità veramente ‘assurda’. Quando ho visto quel ‘buchino’ ho detto… adesso vado a prendermi questa finale! L’anno scorso a Roma ero stata la prima delle escluse, quell’arrabbiatura non mi era ancora passata. Stavolta mi sono presentata con ancora più carica e determinazione, e ora posso godermi questa finale: è tutta mia, me la sono meritata, domani nulla è impossibile”.

LE FINALI DELLA SERATA
La perla è senza dubbio rappresentata dal fragoroso 7.67 realizzato dalla svizzera Ditaji Kambundji nei 60 ostacoli, record europeo che abbassa il limite precedente (7.68 della svedese Susanna Kallur, realizzato a Karlsruhe il 10 febbraio del 2008) di un centesimo di secondo. L'olandese Visser, è seconda con uno strepitoso 7.72. Tra gli uomini, oro al polacco Jakub Szymanski, in 7.43, a precedere la coppia francese composta da Belocian (7.45) e Mathey (7.50). Triplo donne alla spagnola Ana Peleteiro-Compaoré, atterrata ai 14.37 della miglior prestazione europea 2025. Nei 1500 metri, esito imprevisto tra le donne, con la francese Agathe Guillemot ad imporsi in 4:07.23 (e la favoritissima britannica Georgia Bell rimasta fuori dal podio), e totalmente in linea con il pronostico in campo maschile, con il norvegese Jakob Ingebrigtsen ad imporsi in volata (3:36.56). 

m.s. & n.o.

RISULTATI - FOTOGALLERY (Grana/FIDAL) - LA SQUADRA ITALIANA - GLI ORARI DEGLI AZZURRI - TV E STREAMING - LA PAGINA EUROPEAN ATHLETICS DEGLI EUROPEI INDOOR 2025

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