Un anno di scommesse vinte

27 Ottobre 2025

26 ottobre 2024 - 26 ottobre 2025

Chi amministra si sa, è soggetto alle critiche di tutti. Di tutti quelli che lo hanno votato, proprio perché lo hanno votato e si aspettano che realizzi i loro interessi. Di tutti quelli che non lo hanno votato, perché appunto rappresenta la parte avversa. Di tutti quelli che per motivi elettorali non disponevano materialmente dei voti e quindi non hanno fisicamente votato e non si sentono rappresentati.

Ricordiamoci però che la FIDAL è una federazione e tutti i federati ne fanno parte, in qualche modo ciascuno di noi, atleta, tecnico, dirigente, giudice con un tesserino è la FIDAL. La FIDAL quindi non è, qualcosa o qualcuno da criticare, ma qualcosa o qualcuno con cui, e in cui collaborare. In questo senso devono essere fatte le crititche, per una crescita comune e non vuote proteste.

Queste spesso nascono dalla mancanza di conoscenza del pregresso, o dalla mancanza di conoscenze delle vere motivazioni che muovono alcune scelte. Ad esempio, i bilanci economici degli anni precedenti che gravavano nelle varie decisioni, e che ora sorridono invece nella nuova e oculata amministrazione, tanto da essere presi a modello tra le regioni Italiane. Oppure lo stato delle attrezzature regionali, rotte, in riparazione o strattonate tra varie manifestazioni e ora invece sottoposte ad un importante piano di potenziamento. Anche la decisione di armonizzare le gare in regione nasce dalla volontà di passare da un insieme di gare regionali ad una vera e propria programmazione regionale. Grazie ad una commissione che affronta le ovvie problematiche di un calendario fittissimo, che deve tener conto delle esigenze di società, tecnici, campi, atleti e giudici.

Valutare la situazione pregressa e quindi costruire un nuovo percorso è il modus operandi che ha guidato la FIDAL regionale in questo primo anno anche in ambito tecnico con la volontà di sostenere una struttura tecnica che non ha cancellato il pregresso, ma integrato le figure che hanno contribuito a costruire il percorso dei nostri atleti negli anni passati in un sistema guidato dal FTR Diego Cafagna. Questa struttura vuole essere presente nella formazione, nel dialogo con l'ambito scolastico, nei raduni (anche di più giorni) e nelle rappresentative.

Oltre al livello tecnico ci sono i diversi livelli in cui quotidianamente la FIDAL regioale è impegnata: un livello nazionale che vede un continuo e proficuo dialogo con Roma. Un livello regionale con incontri e relazioni con le istituzioni che governano la nostra regione e con il CONI. Un livello locale, con un'attenta partecipazione alle molteplici manifestazioni, con il doppio obiettivo di essere presenti come istituzione e di essere pronti ad accogliere le varie voci che nascono dalle varie realtà dei campi d'atletica.

C'è ancora molto lavoro da fare, i punti deboli ci sono, come la comunicazione via sito web che sicurmanete sarà implementata nel futuro, am molto si è già fatto, anche per stare al passo con i tempi: un TIC on line, la possibilità di cancellare gli atleti da proprio smartphone, e addirittura un gruppo "PARLIAMONE" aperto proprio a quelle critiche che hanno aperto queste brevi righe scritte dopo un anno di mandato. Del resto, tutti verbali e le decisioni del consiglio regionale sono sempre disponibili e consultabili. L'invito è quindi quelo che mai di collaborare insieme affinché si possa sempre migliorare questo percorso che ha appena soffiato la sua prima candelina.
Ad maiora.


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